Vini Nazionali

Ciù Ciù ( Marche )

Nelle incantevoli colline marchigiane, il tempo sembra essersi fermato per raccontare a tutti la storia, le proprie origini. Un piccolo mondo antico, dove il passato vive nel presente e la solidità delle sue tradizioni si fonde con la forza delle innovazioni nella ricerca costante della qualità dei suoi vini.

Keller Meran ( Alto Adige )

La zona di Merano e dintorni è senza dubbio una delle più produttive in questo settore, grazie soprattutto al suo clima mite e ai paesaggi collinari, ideali per la coltivazione dell’uva. Proprio a Marlengo, a pochi chilometri da Merano si trova la Cantina Merano Burggräfler.

La filosofia della casa vinicola è semplice: coltivare le giuste varietà nelle zone più adatte per puntare a una qualità superiore. La qualità prima della quantità quindi per riuscire ad ottenere vini di ottima qualità da esportare poi in tutta Italia e nel Mondo.
Anche le attrezzature della Cantina Merano Burggräfler non hanno certo nulla da invidiare alle migliori cantine della zona, l’attrezzatura utilizzata per la raccolta e lavorazione dell’uva è, infatti, una delle più all’avanguardia e l’uso di diversi metodi di fermentazione, da vita a vini strutturati, pieni e corposi. Non a caso, nelle manifestazioni nazionali e internazionali degli ultimi anni, la Cantina del Burgraviato figura sempre tra le migliori.

Quello che però fa la differenza è senza dubbio la scrupolosa attenzione nella coltivazione delle vigne: a gennaio s’inizia con la potatura invernale delle viti, per migliorare la qualità dell’uva e quindi del vino, in primavera si legano le viti per assicurare una crescita stabile e uniforme, si ara e si concima il terreno; da maggio ad agosto si osserva crescere l’uva sui tralci, passo a passo, asportando le foglie o le gemme in eccesso per migliorare ulteriormente la qualità dell’uva. A settembre arriva finalmente il momento più atteso, quello della vendemmia che segue regole differenti a seconda della posizione del vitigno e della qualità d’uva coltivata. Solo l’esperienza e l’amore per questa professione assicurano la buona riuscita del raccolto

 

Borgo Magredo ( Friuli Venezia Giulia )

La storia di Borgo Magredo ebbe inizio nel 1989, quando Genagricola acquisì un’Azienda di oltre 200 ettari sulle Grave del Friuli, nel Comune di Spilimbergo. Gli agronomi dell’Azienda intuirono da subito le ottime potenzialità vitivinicole di questo territorio, e dedicarono parte dei terreni alla coltivazione della vite. Si procedette da subito con metodo, instaurando una profonda e duratura relazione con i Vivai Cooperativi di Rauscedo, per identificare i cloni più adatti a questo tipo di terreno, estremamente ricco di ghiaia e sassi (i famosi “claps” tipici delle Grave), e si iniziò un graduale reimpianto delle viti, secondo logiche moderne e in grado di valorizzare sia i vitigni che le peculiarità del territorio. In 20 anni si sono reimpiantati oltre 200 ettari di vigneto testando anche cultivar sperimentali per questi territori, come il Pinot nero (diventato poi un grande classico) oppure il Moscato rosa. Sul fronte enologico, la cantina di Borgo Magredo fu dotata delle più raffinate tecnologie per la vinificazione e l’affinamento: vasche d’acciaio in grado di mantenere le temperature desiderate in fase di vinificazione, presse pneumatiche per la spremitura soffice delle uve, tutto l’occorrente per garantire una produzione eccellente.

Massimo Rattalino (Piemonte)

L’intento è di realizzare qualcosa di unico: coltivare la vite per ottenere uve eccezionali, aggiungendo carattere e raffinatezza con una vinificazione impeccabile.

Il sogno di dedicarsi alla viticoltura, la passione per il grande vino, l’amore per la tradizione enologica piemontese sono diventati presto un progetto ambizioso: vinificare prevalentemente nebbiolo e scommettere su questo vitigno unico, antico, eppure capace di proporsi ai nuovi e più esigenti mercati internazionali, senza scendere a compromessi con la nuova enologia – che omologa tutto in nome del vino facile per tutti – ma puntando solo su raffinatezza e personalità.

Arnaldo Caprai ( Umbria )

La Arnaldo Caprai è riconosciuta come l’azienda leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco, il grande vino rosso prodotto da uve Sagrantino, un vitigno unico che cresce solo nel territorio di Montefalco da più di quattrocento anni.

Citille di Sopra ( Toscana )

L’Azienda Agricola Citille di Sopra, nasce nel 1997 dalla cessione della famiglia Innocenti al figlio Fabio. Già proprietario di una parte dell’azienda dal 1992, Fabio decide di intraprendere l’attività vitivinicola affiancandola alla decennale esperienza nella coltivazione dei cereali. Da attente valutazioni dei terreni, vengono decisi i portainnesti delle “barbatelle” e dei cloni di Sangiovese da impiantare. Vengono attentamente valutati anche le forme di allevamento della vite, ma viene deciso di usare il cordone speronato, in quanto sia le quantità prodotte limitate e la zona in cui ci troviamo, comportano quasi l’obbligo di usare questo tipo di allevamento. Dagli oltre cento ettari di terreno in proprietà di Innocenti Fabio, attualmente solo 5,5 ha sono coltivati a vigneto, per i quali sono state scelte le zone migliori per la produzione del Brunello. I terreni sono mediamente argillosi, ricchi di calcare, frammisti ad ampie zone tufacee, tendenzialmente magri, terreni ideali per la vite posta in media collina, evitando, in queste zone, la presenza di nebbie, gelate e brinate tardive che si possono verificare nelle zone vallive. La ventilazione presente quasi costantemente, assicura una buona protezione per le malattie delle piante, riducendo al minimo i trattamenti fitosanitari.

Marchesi Antinori ( Toscana )

La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’ Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
Oggi la società è diretta da Albiera Antinori, con il supporto delle due sorelle Allegra e Alessia, coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Il Marchese Piero Antinori è attualmente il Presidente Onorario della società. Tradizione, passione ed intuizione sono state le qualità trainanti che hanno condotto i Marchesi Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini.

Zenato ( Verona )

L’anima e il cuore di Zenato risiedono nelle antiche terre moreniche del Lugana e della Valpolicella, luoghi dal clima mite e di impareggiabile fascino che si affacciano sulla sponda veneta del Lago di Garda.

I vigneti si estendono per 75 ettari nella tenuta Zenato di S. Cristina a San Benedetto di Lugana, vocati al Trebbiano di Lugana e nella tenuta Costalunga in Valpolicella, patria del celebre Amarone Zenato, che ospita i rinomati vitigni Corvina, Rondinella e Oseleta.

Tutto nasce nel 1960 dal padre Sergio Zenato, che con energia e ambizione, animato dal suo profondo legame con il territorio, ha sperimentato nuove tecniche di vinificazione e investito sui vitigni autoctoni, fino ad ottenere vini di qualità altissima.
Oggi, la moglie Carla insieme ai figli Alberto e Nadia, con la stessa passione, tenacia ed infinita dedizione, fanno crescere la grande impresa di Sergio, diffondendo l’eccellenza dei vini Zenato in oltre 60 paesi del mondo.
Così, l’anima dei territori del Lugana ed il cuore della Valpolicella continuano a espandere i loro confini.

Agricola Masi ( Veneto )

La storia di Masi è la storia di una famiglia e dei suoi vigneti nelle Venezie. Il nome stesso deriva dal “Vaio dei Masi”, la piccola valle acquisita in Valpolicella alla fine del XVIII secolo dalla famiglia Boscaini, tuttora proprietaria.
Oggi Sandro Boscaini, Presidente e Amministratore Delegato, guida l’Azienda con il supporto della figlia Alessandra, Responsabile dell’amministrazione delle vendite; del figlio Raffaele, Responsabile Marketing e Coordinatore del Gruppo Tecnico Masi e del fratello Bruno, Responsabile delle attività produttivo-industriali. Il fratello Mario, pur impegnato in attività in proprio, è socio e consigliere di Amministrazione.

Cantine Pellegrino ( Sicilia )

La storia delle Cantine Pellegrino ha inizio nel 1880, esattamente 20 anni dopo lo sbarco di Giuseppe Garibaldi a Marsala: il notaio e viticoltore Paolo Pellegrino, con l’aiuto del figlio Carlo, fondò la casa dotandola del suo primo stabilimento. Nel giro di pochi anni, da azienda a conduzione familiare, Cantine Pellegrino diventò una delle più importanti industrie enologiche di Marsala.

Con la scomparsa di Paolo Pellegrino, le redini dell’azienda passarono al figlio Carlo e alla moglie Josephine Despagne, gentildonna francese, figlia dell’enotecnico Oscar Pierre Despagne, originario del Sauternais. Il figlio di Carlo e Josephine, Paolo Pellegrino, assunse successivamente la direzione tecnico-amministrativa dell’azienda insieme al cognato Vincenzo Alagna. Il Cavaliere del Lavoro Benedetto Tumbarello, marito di Agata Pellegrino, è stato presidente dell’azienda fino al 1996, mentre Michele Sala è stato amministratore delegato fino al 2008. Da quella data, i ruoli di presidente e amministratore delegato sono coperti rispettivamente da Pietro Alagna e Benedetto Renda.

Cusumano ( Sicilia )

Il più grande vulcano d’Europa, simbolo di una natura emozionante e di una viticoltura antica e ostinata, è il luogo che i fratelli Diego e Alberto Cusumano hanno scelto con il papà Francesco per la loro nuova ed appassionante sfida: creare vini che sappiano esprimere la qualità e il carattere di un territorio unico.

Dopo anni di ricerche sul territorio, ad aprile del 2013 si presenta l’irripetibile opportunità di acquisire le prime tre contrade sul versante nord dell’Etna. Un progetto in continuo divenire, iniziato dalla ricostruzione dei tradizionali muretti a secco delle terrazze di Guardiola, contrada che per la sua stupefacente bellezza incarna la motivazione e l’ispirazione che hanno dato il nome all’intero progetto: ALTA MORA.

Planeta ( Sicilia )

Viaggiare in Sicilia come in un grande continente del vino, fondando le nostre tenute in cinque diversi territori da ovest a est, cercandone una nostra interpretazione attraverso la ricerca sui vitigni autoctoni, compresi quelli ormai dimenticati, e sull’adattabilità dei diversi terroir ad accogliere anche i vitigni internazionali.

Su queste assi si è mossa, da sempre, la storia della nostra azienda. E l’istinto verso il futuro, insieme alla curiosità di guardare il mondo e di confrontarci con esso, ha guidato le nostre scelte. Quando nel 1985 abbiamo piantato i primi filari accanto al forte dell’Ulmo, nutrivamo già nella mente e nel cuore il progetto di come volevamo che quest’azienda crescesse: giovane ma con radici antiche, lungimirante ma vigile custode della terra e delle sue tradizioni. Quei primi 50 ettari, in un luogo per noi così ricco di storia e di significato, erano una tavolozza di forme e di colori, un vero laboratorio in cui abbiamo cominciato le nostre sperimentazioni attraverso microvinificazioni. Con l’aiuto di Carlo Corino, abbiamo definito l’identità della nostra produzione, preparandoci a far uscire nel 1995 le prime etichette: lo Chardonnay, innanzitutto, che ci ha spalancato le porte del mondo, consentendoci poi di far conoscere anche quei vini che nessuno conosceva e che pian piano sono entrati a far parte del nostro disegno.

Moastroberardino ( Campania )

La tradizione costituisce un valore nella misura in cui rappresenta un vincolo di coerenza, di credibilità rispetto alle decisioni che volta a volta vengono assunte.

La famiglia Mastroberardino vive il contesto socioculturale vitivinicolo da oltre due secoli, in base alle più attendibili ricostruzioni storiche. Le prime tracce della presenza in Irpinia risalgono al catasto borbonico, a metà del Settecento, epoca in cui la famiglia elesse il villaggio di Atripalda a proprio quartier generale, ove sono tuttora situate le antiche cantine, e di lì ebbe origine a una discendenza che legò indissolubilmente le proprie sorti al culto del vino. Dieci generazioni, da allora, hanno condotto le attività di famiglia, tra alterne vicende, come sempre accade nelle storie delle imprese familiari di più antica origine.

Le tenute di famiglia sono localizzate in Irpinia, culla di tre DOCG: Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi, distribuite nelle varie aree del territorio con l’obbiettivo di preservarne l’identità ed assicurare la salvaguardia prima, la continuità e lo sviluppo poi, della viticultura autoctona.

Ca del Bosco ( Lombardia )

Ci sono attimi che non hanno parole. Solo le sensazioni li possono definire, emozioni che sanno giungere al cuore e che diventano estasi, gioia e bellezza di un momento da racchiudere nel più intimo dei ricordi. L’arte del vino come istante di vita a sé, capolavoro figlio di quel talento che solo alcuni uomini sanno raggiungere, in cui dedizione e capacità si fondono nel magico e arcano connubio con la natura. L’infinito in una goccia, frutto di una passione lenta, devota e meticolosa. Gli uomini, come le terre, hanno una vocazione. È stato così che un ragazzo di una quindicina d’anni ha avuto la folgorante intuizione di quale sarebbe potuta essere una vita vissuta alla luce della sua realizzazione. L’incontro fra il giovanissimo Maurizio Zanella e la dolcezza della Franciacorta, quando la madre si trasferisce ad Erbusco e impianta il primo vigneto, è il primo contatto di quello che sarebbe stato l’amore di una vita. Ma è dopo un viaggio in Champagne, la cui meta sono le famose maisons dove nasce quel vino che da sempre affascina ed accende la fantasia, che Maurizio ritorna con l’idea irremovibile di realizzare qualcosa di simile. Quella che era una casa immersa in un bosco di castagni, si è trasformata in una delle più moderne e avanzate cantine d’Italia. Da allora un unico principio definisce l’essenza di Ca’ del Bosco: la ricerca dell’eccellenza.

Marchese Antinori ( Toscana )

Ogni annata, ogni terreno, ogni idea che si voglia mettere in atto è un nuovo inizio, una nuova ricerca di margini qualitativi sempre più elevati. Come ama dire il Marchese Piero: “ le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo ”. Alle tenute di Toscana e Umbria, patrimonio storico della famiglia, si sono aggiunti con il tempo investimenti in altre aree vocate per la produzione di vini di qualità sia in Italia che all’estero, dove si potesse intraprendere un nuovo percorso di valorizzazione di nuovi “terroir” ad alto potenziale vitivinicolo.

La Marchesi Antinori esprime la propria passione per la viticoltura cercando margini di miglioramento sempre più sottili. Per questo si effettuano continui esperimenti nei vigneti e cantine con selezioni di cloni di uve autoctone ed internazionali, tipi di coltivazioni, altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature, tecniche di vinificazione tradizionali e moderne, differenti tipologie di legno dimensioni ed età delle botti, e variando la lunghezza dell’affinamento in bottiglia.

Bellavista ( Lombardia )

Un’eccellenza del nostro intendere La Franciacorta. È la massima espressione di un progetto che, sin dal 1977, si è posto come obiettivo la ricerca della pura essenza dell’armonia. Oggi, è simbolo di una tradizione che vuole rappresentare, in qualità e tipologia, l’anima più misteriosa della terra di Franciacorta e lo stile enologico di Bellavista.

Bisol ( Veneto )

Oggi i vigneti dell’Azienda Agricola Bisol sono dislocati su 20 poderi immersi tra le ripide colline che da Valdobbiadene vanno verso Conegliano, le aree più vocate della Denominazione.

Un territorio molto frazionato e costellato da piccoli possedimenti, tanto che la media dell’estensione di ogni singola proprietà è di poco più di un ettaro. Si tratta inoltre di realtà produttive in cui le varie fasi della filiera (viticola, vinicola, e spumantistica) sono spesso svolte da differenti aziende.

La conoscenza di questi aspetti peculiari del territorio permette di comprendere pienamente l’importanza del valore aggiunto di Bisol: una tra le pochissime aziende che gestiscono direttamente l’intera filiera produttiva, dall’accurata scelta del terreno fino all’imbottigliamento. Ciò consente di garantire sempre la massima resa qualitativa, dato che ogni singola fase determina la qualità finale del prodotto, ed esige un costante e rigoroso controllo.

Montelvini ( Friuli Venezia Giulia )

Quello che la nostra famiglia fa da più di 130 anni è vino.
Dobbiamo questa longevità alle nostre terre, al nostro senso di appartenenza ad esse e al rispetto che deriva da questa alleanza.
I principi fondamentali che ci hanno sempre distinto restano intatti attraverso le generazioni. Sono i medesimi che ancora oggi guidano le scelte della nostra cantina, impegnata a mantenere la promessa di un vino, fatto secondo la tradizione, e al contempo nel riuscire a migliorarsi sempre, per riconfermare la propria eccellenza.

 

Facciamo questo mestiere con passione ed ambizione,
ma non dimentichiamo mai di far parte di un disegno più grande, di un cerchio perpetuo a cui ci siamo alleati.

 

Alleati in vigna.

Montepulciano d’Abruzzo DOC 2014 - Masciarelli

La linea classica di Masciarelli, un Montepulciano d’Abruzzo di grande equilibrio che si caratterizza per una grande aderenza varietale e che si esprime in tutta la sua intensità e freschezza. Vinificato e lasciato maturare in vasche d’acciaio è vino da gustare giovane, perfetto compagno della tavola.